mercoledì 11 marzo 2009

06-09 a Scorzè “….che amarezza! ” ma, soprattutto “quali campane! ”

Tratto da un libero testo:

“…….l’amarezza per quattro anni di amministrazione che ha distrutto le Istituzioni, distrutto la casa comune di tutti i cittadini, della democrazia stessa facendo finta di niente, giocando vergognosamente con le malattie delle persone, arrampicandosi sugli specchi, inventando inutili e costosi ricorsi, prendendo,con la gravissima responsabilità del presidente del consiglio, decisioni del tutto illegittime, adottate senza i numeri hanno posto esigenze di bassa politica davanti alla regole ed al rispetto delle istituzioni; di fronte all’interesse della propria, minoritaria fazione politica, non hanno esitato a calpestare il Bene Comune per eccellenza. In secondo piano, anche se è triste ricordarlo, passa il danno economico che il comune……..”


Ora, non mi urta tanto l’indirizzo cui si rivolge la critica quanto il tono del “liberatore dall’opprimente distruttore” della casa, della democrazia …si! distruttori della democrazia!??. La democrazia, poiché tale si è data delle regole e delle istituzioni e queste vanno rispettate da TUTTI !: ovvero

dica il giudice
- vero che la democrazia è regolata da una legge elettorale che sintetizza la volontà dei cittadini e che la volontà della minoranza è garantita dal controllo e le controproposte dei rappresentanti di opposizione?
- vero che la continua ricerca di demolizione di quella volontà popolare non rappresenta il rispetto delle regole che stabiliscono la distribuzione della rappresentanza e garantiscono chi arriva secondo o terzo al traguardo?
- vero che tra le Istituzioni deputate a far valere il rispetto delle regole ed intervenire se del caso c’è quella del Prefetto?
- vero che il Prefetto non si è espresso in modo sfavorevole sulle particolari condizioni che si sono venute a creare in Consiglio Comunale?
- vero che è il Prefetto l’Istituzione preposta a fermare ogni condizione di illegittimità?
- vero che alla fine della fiera è stato il Prefetto a non rispettare le regole o ha commesso un errore nell’applicarle inducendo, eventualmente, altri a decidere in modo illegittimo che tal poi non è se poi tutto viene sistematicamente promulgato da altri!

Ma è ancor più pesante ed inaccettabile l’inversione del gioco vergognoso intorno alla malattia di un uomo!
Oggi non permetto a nessuno di insinuare il gioco intorno alle emozioni ed allo spirito di carità Cristiana che mi sono cari. Non lo permetto neppure a chi è nella malattia ma neppure a chi occasionalmente estrae un foglio opportunamente celato e in altrettanta occasionale concomitanza con altri che altrettanto casualmente estraggono lo stesso foglio;
fatale è pure la coincidenza di contenuto. Oserei dire che un tal destino si replica quasi in fotocopia, tanta è la casualità e coincidenza. Ma tutto ciò è avvenuto nell’assoluta democrazia e rispetto delle Istituzioni, senza alcuna vergogna ne gioco per la malattia altrui! Il bene comune, infine, lo puoi distruggere se ce l’hai a disposizione o lo erediti. Avremo modo di valutare meglio i danni quando saranno depositate certe sentenze che condanneranno le casse della Comunità ad indennizzare con qualche 400/500.000,00 euro quei cittadini sottoposti ad esproprio ed indennizzi non proprio correlati.
Come recita un simpatico attore televisivo “….che amarezza!” ma, soprattutto “quali campane!”

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sei grande!
Simpatici questi liberatori che si nascondono dietro la malattia di un uomo per far politica.
Uomini di carità cristiana e di molta boca fede!

Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere, morire. (W. Churchill)