mercoledì 24 ottobre 2007

09-07 Variante alla 515 o.... alla giornata?

la variante alla SR515, nel dibattito politico locale e regionale, ormai si accompagana con tutto : pane integrale, fette biscottate, granetti, una marmellata, insomma! sta bene anche sul pecorino! Se non sai di che discutere, buttala sulla 515 o su quegli 11 ml di euro che fino ad alcuni mesi fa non erarno ancora finanziati , ovvero s'era aperto già un "buchino" nel primo lotto per accontentare, con una strutturina non prevista, la Noale (che pur si lamenta) della decorsa amministrazione. Ora molti gridano al danno per l'erario, ma evitano di far sapere che, solo a contagocce trasmigrano i denari dal bilancio regionale! Chissà perchè, chi asseriva che questa strada era una sol opera ed un solo finanziamento è stato smentito, almeno fino allo scorso anno ? La 515 sta così ben dappertutto che se ne farà parcelle per avvocati degli Enti e per psicologi che assistono gli artigiani, emigranti forzati, in altre aree artigianali vicine, dove , invece, passano nuove fiammanti arterie, succedaneee della 515 (dove?) Mi resta il dubbio che lo stress possa derivare da eccessivi costi pro quadrato o esaurimento dell'offerta; dall'opulenza di questa così come dei suoi prezzi! Secondo un vecchio adagio ..."dove passa la 515 non cresce più l'erba....ma certamente sorgono nuovi insedimenti artigianali", anche questo potrebbe essere un aspetto di stress da ...."astinenza".
La verità è che dal 2000 si grida "non perdete più tempo, da decenni non si realizzano nuove strade.... stiamo per superere il punto di irriversabilita ovverò ci sarà il collasso della viabilità", Tempo perso ? No! però qualcuno si è distratto ed ha perso il foglietto degli appunti ed i compagni di viaggio ne hanno fornito un'altro, giurando che il contenuto era quello condiviso, fino alla morte.
Lo spostamento a sud della SR 515, in suolo Scorzètano, era ipotesi condivisibile, rispettata in capo ad una prerogativa del Sindaco. La circostanza, però, richiedeva, ovviamente, iniziative ed articolate dialettiche politiche con i vicini. Che ne è stato ? Nulla. Non realizzare le strade è ipotesi improponibile, non solo non condivisa! Nell'attuale amministrazione locale, diversi, a forza di ripeterlo ogni sera prima di addormentarsi, oppure durante il training autogeno o sorgeggiando un improbabile elisir di lungo governo, si sono convinti di cutodir un assoluto mandato, fino all'autodistruzione. Ma qualcuno vuol spiegar loro come sta maturando il capro espiatorio che verrà .......sacrificato sull'altare.... alla scottadito! Non con promesse altrui, disattese, si può alimentare il consenso.... futuro!
Oggi: come in un gesto atletico dei portieri, va di moda il "rinvio", forse con la speranza che nel gioco delle tre sedie , il quarto rimanga in piedi....... nel mezzo di una strada che non c'è!
Stefano

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma tu dove la vuoi fare? La smetti di stare nel vago e vuoi dirci cosa pensi del tracciato? Secondo te DOVE la facciamo questa strada? E una volta che ti sei risposto, la vuoi portare avanti questa posizione in Consiglio Comunale oppure speri che la solita tiritera che fai possa salvarti dallo sbadiglio dei cittadini che vi sommergerà tutti?
Cerca di essere coerente: vuoi o no che la strada venga fatta lì dove è SEMPRE stata segnata o credi anche tu ai miraggi di Chisso e Claretta?
svegliati.

Anonimo ha detto...

Caro grillo parlante,
replico quando posso: Nel merito rilevo che, con molta probabilità , sei tra quei cittadini che non hanno avuto modo di leggere il programma elettorale con ìl quale, io e la mia lista al primo turno ci siamo proposti. Non riscrivo il testo, che ho intenzione di riproporre in un post, quanto prima. Resteresti stupito nel sapere che ritenevamo ormai avanzato quel progetto del 1° stralcio, ma possibilisti per un dialogo politico da aprire con i sindaci confinanti, per cercare la soluzione che venisse incontro a quelle condizioni poste in evidenza dagli abitanti della zona sud del capoluogo. Valutavamo anche l'ipotesi di fallimento del tavolo politico, indicando necessità di attenzione per tutte le soluzioni mitiganti l'impatto dell'opera, ovviamente parliamo sempre del 1° stralcio. A proposito del 1° stralcio, non sbagliavo quando obiettavo che l'opera non è mai stata completamente finanziata dalla regione(vedi rimpinguo degli 11 ml dello scorso anno)Sostenere che in bilancio ci sono fondi per le opere di viabilità...si! però per tutto il Veneto, non vuol dire vederle assegnate all'opera d'interesse. La mia posizione? bhe, ho rispettato il progetto del sindaco, ma la circostanza pretendeva azione politica....le promesse di Chisso non sono azione politica, dialogo, anche compromesso. Il destino del 1° stralcio è cosa ormai scritta e storica, considerata l'immobilità delle parti. E' invece un assurdo ripercorrere il preliminare del 2° stralcio, alla luce dell'impatto e della vicinanza del passante. Non parliamo poi dell'ipotesi del casello a Cappella. Quale logica può sostenere la realizzazione di una "camionabile" su sedimi paralleli, in certi punti quasi aderenti? La variante deve puntare ad un casello, temendo che ci venga imposto a Cappella. Poco cambia se sarà traslato avanti, saremo sempre investiti da e per i flussi autostradali. Il secondo stralcio, a mio avviso, va completamente ripensato, così come una nuova complessa complementarietà (mai progettata finora e non lo può fare un amministrazione locale). Poi tra il dire ed il poter fare....dimmi grillo! teh che la sai lunga, come mai i comuni che dicono di avere idee chiare non riescono a sbloccare l'inghippo delle discariche, affiorate in modo archeologico, o ti basta un deliberato consiliare per un impegno che salvi la coscinza dei politici ma, di fatto, non concretizza l'opera? La borsa e le decisioni stanno sempre in mano a Veneto Strade...mentre il tempo trascorre e stiamo ancora discutendo della viabilità del trentennio passato, con progetti forse obsoleti rispetto al sopravvento di arterie come il passante. La storia scorre molto più in fretta di una volta e richiede capacità di modifiche continue nelle idee e questo non va in sintonia con la lentezza dell'attuale sistema politico amministrativo che si occupa di lavori pubblici.
Vedi, poi non la finisco più.pazienta.
Stefano

Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere, morire. (W. Churchill)